Pinacoteca - Scultore aretino - “San Michele e il drago”

Nonostante sia stato soggetto ad anni di deterioramento a causa dei fenomeni atmosferici, il volto dell’Arcangelo appare solenne e ancora oggi se ne distinguono i principali tratti, i capelli che in modo simmetrico cadono sulle spalle e il diadema a forma di edera al centro di essi. Inoltre, come testimoniano alcune fotografie del secolo scorso, San Michele possedeva un’aureola ad oggi andata perduta. Il santo è rappresentato nell’atto di trafiggere con una lancia un drago, simbolo del male, mentre con la mano sinistra impugna un globo crucifero, simbolo del potere temporale e spirituale. Inizialmente la statua era collocata in una nicchia a Porta Romana ma negli eventi bellici del 1944 cadde fra le macerie subendo gravi danni che nel 1977 resero necessario un restauro. Oggi è possibile ammirarla esposta nella nostra pinacoteca cittadina.

 

 


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