I conti del rospo

I castiglionesi prendevano in giro anche gli Aretini con questo aneddoto: un ortolano, tornando dal mercato, si siede sul murello del "Ponte Novo" e inizia a contare i soldi... uno, due... e quando arriva al sette sente un rauco "òtto" provenire da sotto il ponte. Allora si rimette a contare e ricontare, ma viene sempre interrotto dall'altro fino a che, stufo, sbotta: "si tu ne sè più de me, cóntili tu!" e glieli getta giù. In realtà sotto al ponte c'era un rospo che faceva solo il suo verso: "òtto, òtto, òtto".

 

 


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