I vespasiani

All’inizio di Vicolo Capponi e in Via Adimari si possono vedere, in basso incassate nel muro, due lastre ad angolo, sono ciò che resta dei luoghi per orinare, i “vespasiani”.                                                                            La storia racconta che, come tutti i governanti, anche l’imperatore Vespasiano era sempre in cerca di soldi e l’urina, che contiene ammoniaca, era molto preziosa per le lavanderie della Roma antica. Le “officine fullonicae” prendevano l’urina dai bagni pubblici e la usavano per sbiancare i tessuti e pulire i vestiti. Così l’Imperatore Vespasiano decise di tassare l’urina!!! Tutti i “fullonices” (i lavandai) dovevano pagare una tassa. In città i bagni pubblici si cominciarono a chiamare “vespasiani”. Questo nome si continua a usare da duemila anni.

 

 


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